Le regole prevedevano il sacrificio,
far da sé in tutto e per tutto,
nascondersi piuttosto
ma non chiedere aiuto.
Le regole includevano il rispetto
delle tradizioni, la sacralità delle gerarchie
e l'assoluta certezza dei ruoli
sulla base degli organi sessuali ereditari,
nessuna fiducia nell'altro
come in guerra col fucile abbracciati
con l'indice a maledire
ogni tentativo di ascolto
che modificasse la prospettiva di sparo;
quando preferii le sirene dell'autoambulanza
al rumore folle delle granate
mi ascoltai, forse, per la prima volta.
Quelle regole non riuscivo a rispettarle:
non era previsto amore
né la parola cura,
nemmeno una postilla.
Raccontai questa storia ad un morto
stringendogli la mano fino alla fine.
Mi aspettavo la domanda:
"Come fai a non maledirli, ragazzo?"
Avevo pronta la risposta:
"Perché ho imparato ad aver cura di me"