Mi dia un decaffeinato, mi raccomando con poca nicotina e un pizzico di adrenalina. Quella è come il gasolio ti da la carica, toglie la sciatica.
E tu Marco cosa preferisci? Io un gin fizz, poco gin e tanto fizz, con una scorza di melone e una goccia di champagne, è buono e rinfresca l'alito, ti intresca l'abito. E tu bella Monica cosa gradisci?
Io prenderei un afrodisiaco, ma va bene anche un'acqua atomica, con quelle bollicine e l'amarostico che ti fa esplodere d'erotico. Mi tribulla la spalla, mi esaudisce la calla, e pure l'azalea.
E dimmi Antonio cosa vuoi bere? No io non prendo niente, mi basta un acqua liscia, un po' umida e quasi trasparente.
Ma dai, prendi qualcosa, offro io, anzi soffro io, con questi prezzi..!
Vabbè se proprio insisti prendo un cocktail a base di peyote e mescalina, con una spruzzatina d'eroina. Sai mi sento un po' giù, mi serve qualcosa che mi tiri su, qualcosa di "stupefacente".
Mi sembra un po' troppo eclatante, eccitante, ma va bene così.
E per finire giovane Tiziana, cosa vuoi bere con questo caldo. Io opterei per un infuso di castagne con contorno di lasagne e una spruzzatina di mele cotogne.
Un po' di cognac per dare quel senso d'alcolico che t'inebria e ti fa frullare idee pazze, e tazze di pop corn a gogò.
Io direi di sederci, quest'aria al condizionale, anzi al congiuntivo, rinfresca e tira su il corpo e l'anima. Lo rimette in sesto, in settimo e anche in ritmo.
Scusi il conto.
Dopo mezz'ora di calcoli e algoritmi mi hanno chiesto se pagare subito o fare un fido.
Io mi fido ho detto, pago con la carta usa e getta, con cambiali annuali e riti tribali. Alla fine abbiamo deciso di pagare alla romana, e qualcuno anche alla siciliana.
Il caldo impervia amici, ho detto, conviene andare a casa e mettersi in mutande. Mangiate frutta che contiene sali minerali, ed acqua di fontana con ghiaccio. Altro che intrugli da bar, tra zucchero ed alcol invece di dissetare finiscono per farti ammalare di reumatismi, di scismi e pure di autismi.