Viveva tra i lupi i dirupi, vedeva stupri di ragazze apache, erano gli yankees col membro duro e gli occhi rosso sangue. Era ancora piccolo per capire l'arroganza, la malvagità di certi esseri, non li definirei umani, i bisonti i serpenti della prateria avevano più dignità.
Quando costruirono i binari era il cavallo di fuoco a farla da padrone, i lazi per prendere i cavalli selvaggi e i viaggi in Oklahoma per le pelli di lontra.
Cresceva Penna bianca, e vedeva ancora la superbia di certi cowboys quando si ubriacavano di sidro e whiskey fatto in casa.
Nella reggia di Versailles arrivavano notizie dei possedimenti americani, il re era soddisfatto delle miniere d'oro, di ferro, e del cotone che arrivava sulle navi dei negrieri.
Penna bianca si trovò a fare lo sguattero su una di queste, quella notte scappò, dopo un lungo peregrinare arrivò nei sobborghi di Parigi. Era ormai grandicello e fumava quel tabacco indiano con quell'odore acre ma stimolante, invadente.
Cos'è questa puzza, disse l'oste grasso e barbuto - cos'è quest'odore di piedi sporchi?
Penna bianca gli spiegò che lui apparteneva alla tribù dei piedi neri non quelli sporchi, e Toro seduto non era un ruminate stanco ma un capo tribù dei Sioux Hunkpapa.
Noi crediamo al Grande Spirito, disse, che fluttua nella natura negli animali, anche nella pioggia e nel sole, negli alberi nelle rose, nelle zolle di terra selvaggia.
Adesso ci sono i cattolici, quella specie di cristiani, disse incazzato. Con l'inquisizione, i roghi hanno offeso vilipeso, noi siamo meri, puri figli della natura.
L'oste fece finta di non capire, accese la TV, il Re Solo parlava in diretta quella sera per congratularsi col popolo asservito, il popolo che non si ribellava a quel despota con la parrucca e il belletto.
Penna bianca ormai viveva in un mondo senza squaw, senza tende né cavalli pezzati. Sentiva la mancanza dei compagni apache, dei lupi, della prateria, dei bisonti e anche dei cowboys sporchi di fango e fatti di video porno e shit.
Quando capì bene la situazione in Francia, videochiamò la regina Vittoria. Le disse che a Parigi il potere de Re Solo era straripante la gente era isoddisfatta. Era divenuto un agente segreto inglese già da un po', diciamo uno 007 nord americano, anzi di più, nativo americano.
Nel campo di concentramento del popolo Apache quel giorno scoppiarono dei disordini, ci furono violenze e massacri, Hitler diede l'ordine di tagliare le teste ai rivoltosi e zittire la stampa e le tv locali.
Ma il popolo era fiero del suo passato, era un vanto mostrare i loro copricapo di penne e le asce di guerra.
Pregavano il Grande Spirito, gli antenati, di liberarli dalla schiavitù tedesco-americana. Dall'Europa arrivò un salvatore, Penna bianca con un esercito datogli dalla regina Vittoria, che nel frattempo aveva destiutito il Re Solo, un esercito di marines, carabinieri a cavallo, l'armata rossa e bombardieri inglesi.
Il Grande Spirito stava agendo per la liberazione di un popolo fiero e coraggioso, un popolo giusto, il vero popolo americano.
Il conflitto terminò presto, Hitler fu spogliato, nudo fu portato sulla collina dei dementi, lì fu sodomizzato da tutta la tribù ed anche dai cavalli selvaggi. Penna bianca s'innamorò di Capelli d'oro, la stirpe si espanse a tutto il territorio.
Il presidente americano adesso porta il copricapo di penne, dopo presidenti bianchi, poi un nero finalmente un presidente Apache.
Di quelli giusti e tosti che combattono il razzismo, l'omofobia e pure la gotta della zia "Oca selvaggia" - lei vive col nipote nella Tenda Bianca.
Gli fa infusi di melissa e melassa, tisane di camomilla e biancospino per calmare i suoi nervi.
Fare il presidente di una nazione così grande non è facile. Ci sono tante tribù da governare, lui ce la fa, quando s'incazza fa delle dirette Tv agitando la sua ascia di guerra, e il popolo si da una calmata ed è felice dei bisonti e delle squaw.
Intanto Penne bianca ormai vecchio fuma il calumet della pace, mentre Capelli d'oro fa una videochiamata al penultimo figlio. È partito per Marte. Mentre il razzo sale vede la prateria, i lupi, le squaw, i cawboy ubriachi, i bisonti, il treno a vapore. E pensa: questa è la mia terra, la mia mialgia, la nostra dolceamara nostalgia.