Un balcone,
una luce,
una paura strisciante
che bussa cadenzata.
Intermittente.
Nel frattempo
mi chiedo chi sono
e cosa sarò.
Non si ferma questo mondo,
nonostante tutto.
Allora mi fermo io,
nella mia fragilità.
Vado avanti senza muovermi
e ascoltando il vento,
il mare,
e quella canzone
che non dovevo smettere di cantare.