Ci si può stare assieme
alla vita
quasi a carpirne
l’immunità,
separare il buono dal cattivo
ricercarne la congruenza
un senso intimo
il motivo del suo rigenerarsi.
Le indicazioni non portano da nessuna parte
ed ascoltare non è scuola,
non insegna.
La luna è uno specchio
non chiedetele risposte
ma fate domande
se volete.
Qualcosa si ribella
sotto la crosta delle cose
e la luce non è questione di opinione.
Fosse tutto quanto basta
sarebbe cosa grandiosa
perfetta
ci riempirebbe
ritroveremmo il senso
del dirci le cose.
La luce delle strade è ottusa
e noi non siamo da meno
potessi non essere che altrove
capirei la qualità
della speranza.
Le stringhe delle mie scarpe
consumate un pochino
a tirarle e tirarle
a fermare il piede dentro
la scarpa,
forse anch’io tirato, tritato,
quasi al punto di rottura
capita,
si, capita,
che non voglio stare nel mondo
si,
capita,
di non voler stare dove ci si trova
capita, capita,
di tirare da soli i lacci
per una tu, o una lei,
succede che vai al lavoro per 30 o quarant’anni,
succede che ti piace il profumo del nuovo,
dell’appena comprato
e ti succede di tirar la stringa
lasciando il pungiglione alle vespe
che devono tornare al nido
capita di sentirsi come le mucche al pascolo
capita di stringersi i lacci
e non voler spezzare
la catena.
sera 5 luglio 2021