Venne il momento di prendere una decisione. Non che fosse successo nulla di particolare, anzi. Seduta com'era di fronte alla sua cena, una gamba infilata in modo scomposto sotto l'altra, non si poteva proprio dire che il momento fosse significativo. Alla sua sinistra c'era il contenuto di una lavatrice steso ad asciugare, alla sua destra gli scaffali di una libreria in legno impiallacciato erano equamente suddivisi tra libri e bottiglie di vino e di altri alcolici. Man mano che finivano le bottiglie, nuovi libri prendevano il loro posto. Consumava più bottiglie di libri. Di fronte a lei, l'ampia finestra con la vista annebbiata da una tenda di lino dava sulla strada poco trafficata. Le persone che camminavano davanti alla finestra potevano vedere senza difficoltà nel suo appartamento e per questo aveva deciso di dotarsi di tende. A malincuore, perché passare del tempo osservando fuori dalla finestra le piaceva, soprattutto finché mangiava. Fu così che si decise. Lasciò la forchetta nella ciotola di insalata con avanzi di pollo che stava mangiando e si mise a camminare per il soggiorno, in preda ad una nuova euforica consapevolezza.
"Una casa che non sia al piano terra, e con un balcone..." pensava, mentre il tonfo sordo dei suoi piedi scalzi risuonava per la casa silenziosa.
"Vorrei che camminassi a piedi nudi nella mia vita" le aveva detto una volta una persona. Ma era passato tanto tempo.
In poco tempo trovò una nuova sistemazione. In fondo, di pretese non ne aveva molte. Era una casa vecchia, ma l'appartamento del secondo piano che si liberava era stato ristrutturato di recente. Non c'era l'ascensore, pazienza. La zona era più periferica rispetto a dove viveva prima, ma più tranquilla. Il balcone, uno dei pochi criteri irrinunciabili, era rivolto a ovest e, a parte per un alto salice che ombreggiava il giardino, lo sguardo aveva parecchio cielo su cui posarsi, oltre che ad una bella porzione di città. L'impressione che ebbe durante la visita a quell'appartamento fu ottima.
«Il riscaldamento è a pavimento e si regola da qui» disse l'inquilino indicando il termostato.
«Quindi si può camminare scalzi anche d'inverno» esclamò lei, con un sorriso assorto.
«Credo...»
«Mi piace molto. Se per te va bene, lo prendo».
Il trasloco delle poche cose che possedeva fu rapido ed efficiente anche grazie all'aiuto di un'amica di lunga data, che, sentendola la sera prima al telefono, si era offerta di mettere a disposizione la propria auto per i tragitti dalla casa vecchia a quella nuova. La libreria venne smontata e rimontata volgendo la parte più rovinata verso la parete. Libri e bottiglie vennero riposizionati senza un particolare ordine.
«Sicura che non vuoi mangiare qualcosa?»
«Vorrei, te l'ho detto, ma ho quella stupida cena e ora devo sbrigarmi. Sono già in ritardo e devo cambiarmi. Possiamo rimandare di poco l'inaugurazione ufficiale?»
«Certo, devo ancora stampare gli inviti».
«Abbracciami».
«Puzzo».
«Anch'io».
Si separarono dopo quel pomeriggio faticoso e allo stesso tempo leggero e lei rimase sola con i propri pensieri.
Il balcone le offrì un primo incontro decisamente romantico. Gli ultimi raggi del sole le carezzavano il viso e il pigro venticello estivo ne rendeva piacevole il calore. Si sedette su una di quelle brutte sedie in plastica bianca che esistono da prima di qualunque cosa, e con una leggera spinta delle gambe sul parapetto, iniziò a dondolarsi distrattamente. C'erano anche delle soffici nuvole isolate a completare il quadro. Quando le capitava di soffermarsi con lo sguardo sulle nuvole, non importava dove o con chi fosse, provava sempre un po' di nostalgia. Pensava che ci fosse un affascinante mistero nell'impossibilità di determinare, con una certa precisione, la grandezza di quelle masse di vapore da laggiù e che invece si aveva una vaga idea delle loro dimensioni solo quando ci si trova al loro interno, come a bordo di un aereo o su una montagna molto alta. "Mentre per ciò che ci accade nella vita è vero il contrario: abbiamo la possibilità di comprendere ciò che abbiamo vissuto, perso, guadagnato, solo una volta che ce ne siamo allontanati".
Tornò all'interno, ma solo per il tempo di prendere una bottiglia di Wild Turkey e due bicchieri, quindi si mise di nuovo seduta sotto quel vasto cielo estivo. Versò due dita di whisky in ciascuno dei bicchieri e, con un riflesso negli occhi che forse non era interamente dovuto alla calda luce del tramonto, se ne portò uno alle labbra.