L'ama di un amore assurdo, impossibile. Per lei butta la spazzatura nel cassonetto del comò, rifà il letto a mezza piazza, cucina capra e cavoli, scala la collina dei ciliegi, lava le pentole con petrolio e sidol.
Chatta Marco, gli amici- pensa lei- qualche amica d'infanzia, chissà.
Intanto fuma sigari avana e marijuana.
Il pranzo la cena, la notte bacetto, a volte si fa l'amore. Lei paziente del suo lamentarsi dei vicini, degli alieni sul balcone, del corvo sulla spalla, del topo nella stanza dei bottoni, del dolore alla testa, della tempesta.
Lei molto paziente di non essere ascoltata quasi, di vedere la muffa sopra i muri del suo ordinato disordine.
Intanto lui fuma Camel e basilico essiccato, e chatta con un collega, col prete con l'amico d'infanzia, crede lei.
Dipinge luce e tinte, paesaggi inventati, corpi nudi, corpi annodati, nature morte e soldati senza armi.
Lei rassetta, stira, e lo smartphone a whatsappare, le preghiere a Santa Rita, la Madonna che scioglie i nodi, le lodi a Gesù, le litanie.
E intanto i biscotti al cane, il pane raffermo a fare polpette.
E lui fuma origano e shit, e scrive di nuvole e angeli, di diavoli senza corna e forconi, di favole ombrose, di ragionieri annoiati di spose allegramente alienate.
Quella sera Marco uscì: vado a comprare le sigarette.
Ne aveva dieci stecche consenvate nell'armadio dei ricordi. Non tornò più. Lei lo aspettò per un mese, un anno, a volte piangeva, a volte rideva. sempre lì seduta sul divano a tre piazze.
Poi pensò: forse è stato meglio così, si lamentava sempre, il sesso era anche precoce. Però era genereoso dipingeva bene, e aveva gli occhi gentili. Si alzò e incominciò a fumare anche lei, una foglia di lattuga e zucchero di canna. poi a chattare un'amica, l'amico d'infanzia.
All'amante disse : l'ho aspettato per tanto tempo non è più tornato, forse si è perso in qualche fogna, in un bistrot, un paletot.
Si è invaghito di una pecora, di una vacca, di un tramonto, la risacca. Mi promise anche una crociera sui mari eterni della luna.
Mi amava d'un amore assurdo, impossibile. Ma mi amava?
Meglio così adesso siamo liberi di fare l'amore in volo sopra le cascate del Niagara, sotto la fossa delle Marianne e al risveglio caffè e latte macchiato.
Con lui svolazzavo sopra la doccia, un tuffo nella vasca da bagno e al risveglio caffè liofilizzato, latte parzialmente scremato, leggermente smacchiato.
Intanto il cane aspetta i biscotti e scodinzola, all'alba, alla sera e a chi più non c'è.
E ancora Marco fuma, carta moneta e pergamena, e chatta alle escort alla ragazza cubista, alla vicina (era lei amante?)
Chatta con la pace, con la guerra, col misto fritto, con la pasta col pesto, col passero e l'airone, con il Presidente e il suo potere. Col calciatore, il tennista, col Buddha e il Cristo, e con femmine nude che non ha mai visto.