Apre la portafinestra sulla veranda prima di lui scorgo una massa di ricci uguali ai miei, è tornato tardi stanotte, si alza presto stamani, lavora, la domenica lavora sempre.
Non è da tutti, eppure pare abbia trovato la sua strada, non quella che pensava, comunque una bella via, lo fa sorridere con gli occhi, gli apre il sogno di domani.
Sulla maglietta blu spicca la scritta del gruppo commerciale, gialla al di sotto della spalla sinistra, bianca a caratteri cubitali al centro del petto, "batte forte il .....", recita la loro pubblicità e Alberto, anche se lo tiene coperto ne ha uno grande grande.
"Buongiorno mamma, com'è? "
Nuvoloso, rispondo facendo la "gnorri", tutto a posto, aggiungo, ogni giorno medesima scena, funziona, un rapporto antico di parole, quelle fuori moda.
"Auguri mamma ! "
Avevo paura se ne dimenticasse, strano scrupolo il mio, lo sa il mondo intero, impossibile succedesse, temevo di rimanere in coda lo stesso.
Spicciola il programma della sua settimana, finalmente in ferie, lo fa con un tono giustificatore, soffre il mio giudizio, oppresso dalla mia interpretazione indiscreta del senso altrui.
" Martedì faccio un giro a Milano, però sappi, se hai bisogno di me ci sarò, ti accompagno per il quarto vaccino, soggetto fragile..."
" Grazie tesoro, non serve, lo dicono gli altri che sono fragile..."
Il più bel regalo per una mamma, niente di più posso chiedere.
Voi potete credere sia il nulla, è l'universo, nessuno gliel'ha ordinato, né pregato, è venuto semplicemente dal bene.
Il resto l'ho già indovinato, cena a sorpresa, ma, il segreto intuito lo tengo stretto, magari mi sbaglio, fosse, sarebbe cosa innocua, io, sono già la mamma più fortunata del mondo, un errore ci può stare eccome.