Si rotolano al vento le foglie rosse nei grovigli a frasche di palla
dispersi sugli asfalti bagnati e tristi
Da un senso quel sole
rinato dal grigio mantello offuscato
che arde suoni e colori nuovi
mentre mietono forgie antiche in città di temporali
e si creano irregolari e strane orchestre d'acqua in bolle
che stridono col vento nei suoni dei rigurgiti dei tombini
Il mondo passa tra orecchie argute coi suoi travestimenti
tristi o felici
Mi illumino di Dio che ci ha creati così fugaci
da un sogno che si è troppo dilungato prima dell'addio a questo ostico tempo che stride nelle sue spire
ingogliando il mio destino come
vincitore o vinto