“Il primo angelo,
pur devastato dall’eroina,
trovò la forza
di suonare la tromba:
una musica purissima e fredda
come l’ago di una siringa
si levò nell’aria.
Seguirono grandine e fuoco
mescolati a sangue,
che furono gettati sulla terra:
e la terza parte degli alberi fu bruciata,
e ogni erba verde si seccò”.
Libera traduzione da: Apocalypse Hic et Nunc. The Great Liber of Ariminensis Centuriae, 1:11, di Federicus dei Fellonis, Mago, Astrologo, Musico e Diciannovesimo Conte di Forlimpopoli – incunambolo originale in antico ariminense del XII secolo circa (N.d.R.).