Sonnanbulo.
✺ci∀b∀ℸℸe✺ ~~⩥ bagno
✺ℸ∀volett∀ del vate®✺ ~~⩥ cucina
✺ca⨚⨚eℸℸie®∀✺
L’uscita morbida dal sogno cominciava ogni mattina solo dopo il primo sorso di caffè.
Era il momento più importante della giornata, in quel luogo non pensava ma era pensato. Si faceva grande sfumatura che invadeva e includeva il mondo intero. Era, non chi credeva di essere.
Contemplava la piena estensione della sua comprensione, muoveva l'attenzione da un punto all'altro e senza focalizzare i sottoinsiemi riusciva a cogliere la presenza di qualcosa di più grande.
Con la tazza del caffè stretta tra le mani guardò le piante oltre il vetro è uscì in terrazza. I fiori della menta erano sfitti, osservò bene, la sua amica ape che tutte le mattine salutava, oggi non c'era.
Cerchi concentrici intermittenti, come onde radio in richiesta d’aiuto lanciate nello spazio, provenivano dal secchio dell’acqua. Inviò in soccorso un secco rametto, l'ape salì a bordo e la riappoggiò al suo posto, sul fiore di menta. Come dopo un brutto sogno l'ape accarezzò e baciò il suo fiore e lui si sentì felice.
Quel giorno a Dio non glielo lasciò fare.