Io, un ritaglio nero in controluce;
il sole alle mie spalle dipinge l’acqua d’oro,
tu guardi e non mi vedi.
Chiudi gli occhi e ti lasci andare,
alla carezza calda di quelle lunghe dita
che arrivan dalle stelle.
Risplendono i capelli, le ciglia
e la peluria lieve,
là dove vorrei baciarti il collo.
Ho superato la luce tanto tempo fa
per inseguire la voce delle ombre
che ho nel cuore.
Ora é troppo tardi, per una come te
o per qualunque cosa;
un passo indietro, un altro, un altro ancora.
L’acqua é calda, poi fredda e buia,
la strada giusta é questa:
finalmente respiro.