Ho perso la memoria
dei miei sogni
e la camminata da ragazza.
Ho perso anche la faccia
il modo indicativo
e lo sguardo insolente.
Vivo con il condizionale
negli occhi
e sulla lingua, sempre.
Ho perso la memoria
dei miei sogni
e la camminata da ragazza.
Ho perso anche la faccia
il modo indicativo
e lo sguardo insolente.
Vivo con il condizionale
negli occhi
e sulla lingua, sempre.
Cercavo da giorni qualcosa che spiegasse come sto. Eccolo. Leggere serve anche a questo, trovare le parole per trasformare le emozioni. Grazie per averla scrittaSegnala il commento
Vivresti, ma in realtà la rendi indicativa, e con estrema lucidità, la modalità. Segnala il commento
mi sa che alle persone inteligenti succede, prima o poi, di trovarsi nella posizione che tu hai descritto. Più conoscenza, più dolore. Gli sciocchi se la cavano meglio. Segnala il commento
Perdere l’indicativo e sostituirlo col condizionale, da solo fornisce espressione di un cambiamento di contesto; di un sé stesso che è ormai privo delle antiche certezze. Perderlo negli occhi applica questa lettura al mondo (e ai suoi fenomeni). “Modalità” infatti è un cambio di prospettiva, non una rinuncia ad interpretare le cose. Molto bello.Segnala il commento
Molto bella, mi è piaciuta davvero. A mio avviso la chiusa avrebbe reso meglio spezzando diversamente gli ultimi due versi... Vivo con il condizionale/ /negli occhi e sulla lingua, /sempre.Segnala il commento
il modo indicativo, che è la consapevolezza, al massimo l'avrai momentaneamente nascosto sotto un condizionale temporizzato :-). Bella.Segnala il commento
Dopo la perdita mille scoperte. Molto bella. Segnala il commento
Non è semplice esprimere in pochi versi una maturazione, una presa di coscienza, un diverso rapporto con il mondo, ma l'autrice è riuscita pienamente in quest'intento. Segnala il commento
Bellissima! Grande la rinuncia dell'indicativo per la saggia accettazione del condizionale. Ciao, Frato.Segnala il commento
Quante cose in poche parole, complimenti!Segnala il commento
che meraviglia i tempi verbali che scorrono con il tempo. Complimenti Segnala il commento
La sfrontatezza della giovinezza che si addolcisce nella possibilità, senza più dare per scontato, dell'esperienza. Molto bella la tua poesiaSegnala il commento
Con pochissime parole perfette hai descritto la complessità del cammino di un anima attraverso il tempo di una vita Segnala il commento
Mi perdonerai se il mio commento non sarà originale, ma mi ha fatto venire in mente ciò che segue. E personalmente credo sia un gran merito. SOSPIRI « ...Vorrei, direi, farei... » Che maniere raffinate ha il modo condizionale. Mai che usi parole sguaiate, non alza la voce per niente, e seduto in poltrona sospira gentilmente: « Me ne andrei nell' Arizona, che ve ne pare? O forse potrei fermarmi a Lisbona... « Vorrei, vorrei... Volerei sulla Luna in cerca di fortuna. E voi ci verreste? Sarebbe carino, dondolarsi sulla falce facendo uno spuntino... « Vorrei, vorrei... Sapete che farei? Ascolterei un disco. No, meglio, suonerei il pianoforte a coda. Dite che è giu di moda? Pazienza, ne farò senza. Del resto non so suonare... « Suonerei se sapessi. Volerei se potessi. Mangerei dei pasticcini se ne avessi. C'è sempre un se: chissà perché questa sciocca congiunzione ce l'ha tanto con me ». Gianni RodariSegnala il commento
La trovo molto femminile, come direbbe forse la nostra Cristina, e nonostante tutto, e sai come la penso, vivaddio le nostre diversità Detto questo complimenti sinceri, perché hai toccato punti alti e spessi e sottili. A questo punto vorrei essere una donna per poter scrivere ed esprimere ciò che hai espresso . Segnala il commento
Nei verbi, e nel linguaggio che adottiamo per esprimere i nostri pensieri e le convinzioni, c'è una "modalità" precisa oltre che una misura, come una sorta di bilancino della ragione: il condizionale è il verbo della consapevolezza di sè, della cognizione dei limiti umani, del rispetto per l'altruità, dell'esperienza che ci rende più prudenti e attenti. Il condizionale è l'opposto dell'imperativo: il tempo dei saccenti, dei sentenziosi, degli immodesti. Voto la trama, per il valore universale di quello che non è un semplice ritratto dell'autrice nè solo una splendida poesia, ma una lezione di vita.Segnala il commento
Mi mancavano le tue poesie. Ciao Silvia, un abbraccio.Segnala il commento
La grammatica applicata alla poesia qui diventa una metafora del passaggio dall’esuberanza giovanile a uno sguardo più misurato sulle possibilità. Bella.Segnala il commento
A condizione che...sei prosa ed anche poesia Segnala il commento
Illuminante la camminata da ragazza. Mette anche il corpo insieme alla grammatica. Brava!Segnala il commento
Una poesia danzata - malgrado tutto - che lascia intravedere la tenacia. BravaSegnala il commento
oltre a essere molto bella calza perfettamente a questo tempo. (il sonno, se potessi te ne imbusterei un po' e te lo spedirei)Segnala il commento
Lo pensiamo. Ma è solo questione di forme verbali. Acquario non cambia. È un giovane vecchio e un vecchio giovane. Bello il parallelismo con i modi verbali . Il mio problema sono gli imperativi ignorati ;))Segnala il commento
Silvia, nei tuoi occhi c'è tutta la poesia che rende migliore la vita. Complimenti!Segnala il commento
Inesorabile e imperdibile riconoscersi, al tempoSegnala il commento
Bella e sagace, quanto al condizionale, come il congiuntivo, per me è sinonimo di consapevolezza delle insidie della vita. E dell'umiltà necessaria per affrontarle.Segnala il commento