Credere che il cosmo
con le sue regole
ci sarebbe stato amico
Fidarci degli astrolabi poi,
come abbiamo potuto?
Credere che il cosmo
con le sue regole
ci sarebbe stato amico
Fidarci degli astrolabi poi,
come abbiamo potuto?
Sai che mi sono immaginata due persone in punto diversi di spazio tempo che comunicano tra loro? Come il prologo di un racconto, o la scena iniziale di un filmSegnala il commento
Gli astrolabi... che misuravano il tempo, e indicavano la posizione dei pianeti. Le regole cambiano, man mano che le facciamo nostre, finché ne inventiamo altre, o smettiamo di cercarle. Accettarci come siamo, e cambiare, allo stesso tempo, forse è questa, l'unica soluzione. Segnala il commento
Io credo che il cosmo vada oltre alle sue "regole" (cui io credo). Sembra abbia già pensato a tutto, come se fosse padrone di una specie di armonia gigantesca, tra tutto l'Universo, o gli Universi, e quando qualcosa è così grande è proprio difficile capire se fidarsi o se temerlo.Segnala il commento
Che sia per questo che ci siamo persi? Ottima riflessione Sofia.Segnala il commento
Beh, con l'astrolabio i marinai hanno potuto orientarsi e navigare per secoli, prima dell'invenzione della moderna tecnologia. Cosa diversa l'astrologia (non l'astronomia) che ha imperversato, e ancora oggi, senza alcun fondamento, base scientifica, e alcun tipo di riscontro e/o sussistenza pragmaticaSegnala il commento
Devo confessare che pensavo di essere uno furbetto e scaltro. Alle regole del cosmo non ci ho mai creduto. Solo che ultimamente mi sono riscreduto e ora mi fido ciecamente degli astrolabi. Adesso questa poesia mi mette la pulce nell'orecchio, ma siccome cambio spesso parere ho le orecchie piene di pulci. Mah!Segnala il commento
Devo confessare che io sono uno semplice e candido. Ho sempre creduto che il cosmo mi sia stato amico ma oggi mi devo ricredere. Le regole del cosmo sono una boiata pazzesca!Segnala il commento
Mi piace, l'astrolabio poi... fantastico, dove sei andata a pescarlo? :)Segnala il commento