Non so
se l'aria gode
quando percuote il vento
celata agli sguardi
da una patina di lacrime
che l'occhio non comprende.
Non so
se questo sole tace
all'april che non convince
oppure è il silenzio
a dare voce
all'afasia delle cavallette.
Non so
se l'immenso fa rumore
quando si sente infinito
o è la notte
che recita preghiere
prima di scomparire.
Non so
se la mia carne ha un senso
o e solo l'aporia
che contraddice l'ineluttabile.