"La miglior arma di «amplificazione delle idee» che Bernays individua sono i media. Nelle tavole rotonde, nei panels, nei forum, nelle aule e nelle assemblee legislative e nei luoghi pubblici ogni mezzo di comunicazione di massa (oggigiorno "social", blog, chat, ecc), giorno dopo giorno, diffonde delle parole, le parole di qualcuno», e questo è un primo livello di propagazione e diffusione, ma «al secondo livello ci sono i mezzi di comunicazione che appartengono e sono gestiti dai molti gruppi organizzati di (ogni) Paese»." Bernays parte dalle considerazioni di Freud sulle masse (a sua volta legate alla Psicologia delle Folle di Gustave Le Bon, 1895). Il concetto che il pubblicista mette al centro della sua analisi è che stando all’interno della folla l’individuo muta la propria attività psichica: le emozioni e i sentimenti vengono esagitati, la sua capacità intellettuale si riduce a livelli minimi di raziocinio e l’identificazione con l’altro nella folla aumenta. Chi agisce all’interno della folla sacrifica autonomia, controllo ed equilibrio in cambio di gruppo, protezione e anonimato.
Così scrive, negli anni Venti del secolo scorso, Edward L. Bernays (1891-1995), pubblicitario e pubblicista americano, e nipote del padre della psicanalisi Sigmund Freud (1856-1939). definisce «sistema di amplificazione delle idee», mediante il quale chiunque abbia una posizione di governo (o comunque un motivo di interesse) può far cambiare idea ai cittadini, considerati come «pubblico», semplicemente facendo circolare le idee giuste con la dovuta enfatizzazione mediatica. Bernays, uno dei cento uomini più influenti del Novecento, colui che ha affiancato alcuni degli uomini più potenti del mondo nella gestione delle informazioni e nella manipolazione dell’opinione pubblica sembra quasi lanciare uno strano avvertimento con una dichiarazione che sembra un’ammissione: «Noi siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui non abbiamo mai nemmeno sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata».
In questo modo, le idee si trasformano in azioni e poi in scelte politiche, religiose o commerciali. Ovviamente, le idee che vengono messe in circolo, e che in genere rappresentano gli interessi di una sorta di minoranza che guida – spesso occultamente – i Paesi, devono essere accentuate nel modo opportuno e devono rispondere ai desideri consci e inconsci della gente della quale si vuole condizionare le opinioni e, dunque, le scelte finali. egli riveste di una finalità etica le tecniche per il controllo delle idee e delle opinioni; tecniche che devono agire sulla folla mediate l’applicazione di precise strategie psico-sociali, sfruttando il potere persuasivo dei media per modificare la percezione della realtà, e tenendo conto del fatto che «il messaggio risulta più convincente quando il suo emittente non mostra interesse nel promuoverlo» e, dunque, utilizzando come «proclamatori dei messaggi» delle terze parti, ovvero entità e gruppi neutrali, già esistenti o creati appositamente, per propagandare le idee e renderle accettabili alla folla. Giocare sulla gamma delle emozioni in funzione dei diversi gruppi sociali, sollecitando non tanto le opinioni politiche, quanto quelle dei sentimenti. L’importante è forgiare i propri elettori con le giuste tecniche e con il potere dei mezzi di comunicazione, perché «si può convincere una collettività ad accettare un buon governo, così come la si persuade ad accettare qualunque prodotto».(incluso, oggi, il vaccino-truffa)
Bibliografia
Bernays, L. E., (1923) 2011, Crystallizing Public Opinion, Ig Pub, New York, USA.
Fasce, La democrazia degli affari. Comunicazione aziendale e discorso pubblico negli Stati Uniti 1900-1940, Carocci, Roma.
Walter Lippmann, Public Opinion, 1922.
Gustave Le Bon, La psicologia delle folle, 1895.
Edward Bernays, Propaganda. Comunicazione sociale e politica, 1928
https://m.facebook.com/watch/?v=502188367662679&_rdr
(contiene una ottima sintesi in video)