Nel suo campo era un maestro, un vero artista, e in quanto tale era in grado di riconoscere un’opera d’arte al primo sguardo, così, quando entrò il nuovo paziente, non poté fare a meno di ammirare quello che era il più bel naso greco che avesse mai visto. Era stupendo, dritto, importante, tutt’uno con la fronte, totale assenza di angolo all’altezza della glabella, e quella linearità, unica e perfetta, era la cosa più incredibile che avesse mai visto in vita sua.
Una
vera
opera
d’arte.
Lo fece accomodare senza distogliere gli occhi un solo attimo da quella magnificenza.
- Vorrei un naso alla francese.
- Come, scusi?
- Un naso alla francese.
A quelle parole non poté fare a meno di sussultare. Un naso alla francese? Di cosa sta parlando? Possibile che non si renda conto?
Era esterrefatto.
- Scusi?
- Alla francese. Ho preso appuntamento per una prima visita esplorativa, così almeno l’ha definita la sua segretaria.
- La mia? Oh, sì, certo, la segretaria, mi scusi.
- Gliele ha fatte lei le…?
- Come?
- No, dico, mi chiedevo se avesse fatto lei…, sa, non ho potuto fare a meno di ammirare il decolté della signorina, e quindi…
- Oh, sì, certo, i seni, sì, sì, un regalo di compleanno. Li vuole anche lei?
Risero, in modo discreto.
Cercava sempre di rompere il ghiaccio con i pazienti e le battute erano una delle armi migliori.
- No, no, grazie, come le dicevo, io vorrei un naso alla francese.
Di nuovo!
Cercò di capire in tutti i modi le ragioni di una richiesta tanto assurda, di vedere se c’era la possibilità di fargli cambiare idea, ma niente!
Non c’era verso.
- È per il mio profilo Tinder.
Gli diede appuntamento per la settimana successiva.
Fino all’ultimo sperò in un cambio di idea, ma il paziente si presentò puntuale.
Terminati i preparativi di rito fu portato in sala operatoria. Anestesia totale.
Musica in filodiffusione, vociare leggero e il rumore degli strumenti.
- Bisturi. Trapano. Scalpello. Lima. Spatola. Raspa. Divaricatore.
Si asciugò il sudore.
- Passatemi l’argilla. Bene. Spatola. Phone.
Lavoro perfetto.
- Portatelo pure nella sua stanza.
Al risveglio gli consigliò di non toccare le garze e lo lasciò nelle mani dell’infermiera.
- È andato tutto bene. Vedrà, una vera opera d’arte.
La fasciatura la tolse lui in persona qualche giorno dopo.
- Perfetto, è perfetto. Si guardi.
E gli porse uno specchio.
- Opperbacco! Due nasi. Questa sì che è una sorpresa!
- Beh, del resto lei mi aveva chiesto un naso alla francese, senza specificare se al posto di quello vecchio o in aggiunta. Allora, che ne dice?
- Che dire? Dopo aver visto la segretaria con quattro seni forse avrei potuto anche immaginarlo.
- Lo so, è più forte di me. Seni perfetti, coppe di champagne, come del resto il suo naso, perfetto. Sarebbe stato un sacrilegio toccarli.
Si strinsero la mano e lo ringraziò per il lavoro fatto.
- Posso chiederle un favore?
- Certo.
- Potrei avere il numero della segretaria?
Glielo diede.
Il paziente si sposò pochi mesi dopo, con la segretaria, senza profilo Tinder, del resto, di profili, ne aveva già due.