"La Corte Suprema del Sistema Solare promulga la presente Sentenza valida con effetto immediato per qualunque Cittadino Umano, Metaumano o Cyborg regolarmente iscritto alle anagrafi dei Pianeti, Satelliti ed Asteroidi appartenenti al Sistema Solare.
I Cittadini provvisti di impianti neurali quantici post mortem sono equiparati a tutti gli effetti ai Cittadini viventi e titolari dei medesimi diritti, ivi compreso il diritto alla Sicurezza, al Benessere e alla Condivisione.
La Sentenza viene commutata in Legge come previsto dalla Costituzione dei Mondi".
Oracoli muti da millenni, echi di un Sistema estinto che rimbalzano fino a noi. Nello spazio l'eco non esiste, eppure arriva.
Ammetto di aver pensato ad un ammutinamento, ma c’è qualcosa che mi induce a non farlo, non so spiegarmene la ragione.
- Tenente Centurio, è convocato al Centro Comando.
Un ologramma di donna a mezzo busto appare al centro della stanza.
- Arrivo, Anne.
Anne annuisce, una sola volta, rigida come una sfinge ingrigita, mentre è già in dissolvenza. Se avesse i capelli lunghi, potrebbero ondeggiare a quello scatto della testa, facendola sembrare quasi morbida, invece no, non li ha affatto, i capelli.
La capsula a levitazione termina in dieci secondi i sette chilometri che mi separano dal Comando e mi sputa nella sala controllo.
- Buongiorno Tenente.
- Capitano Ramsey, Anne…
In sottofondo sembra galleggiare in una luce densa La musica notturna delle strade di Madrid. Anne la adora.
- I Progettisti hanno costruito questa Nave mille dei nostri anni fa.
La voce da insetto di Anne stride sopra il Quintetto del Boccherini.
- Deprecavano l’inevitabile solitudine umana. Lo sa?
- Quindi loro sono qui?
- Non esattamente. Gli impianti post mortem sono terminati.
Vorrei ribattere che non me frega un gran che, è giusto che muoiano, semivivi obsoleti, ma reputo non sia la mossa migliore.
- Non capisco il motivo della mia convocazione.
- Tenente, abbiamo bisogno di lei per il piano anti sommossa.
Ramsey si affianca ad Anne, a formare una sorta di schieramento.
- È imminente.
- Congetture, Capitano. Non è mai successo in mille anni, perché mai dovrebbe accadere adesso che siamo praticamente a destinazione?
- Salti giù dalla barricata della sua cocciutaggine e mi ascolti, era previsto. Fino ad oggi i Progettisti ci hanno protetti.
- Protetti da cosa?
Anne accenna un sorriso a labbra strette, da maestrina arrogante.
- Tenente, lei come chiunque altro su questa Nave è un’increspatura, o se preferisce un nodo di una rete quantica. In entangled con i Progettisti.
- Un cosa? Sono un soldato, non un fisico!
Anne prosegue con la sua spietata esposizione mentre i miei muscoli facciali si irrigidiscono fino a far male.
- Spiegherò con parole semplici: i Progettisti mettono a disposizione, per un certo tempo, una certa quantità ben definita ed accuratamente filtrata di dati, quelli che definiscono il suo stato di coscienza. In parole povere lei è una loro estensione.
- Intendi che sarei il backup di un morto?
- La sua visione è parziale, deve cambiare prospettiva. Lei è, pardon, era, un rozzo terminale di una rete bio quantistica cosciente. Ha capito adesso?
- Si, ho capito che sono stronzate.
Avverto una goccia calda tentare di attraversarmi la guancia ma si ferma a metà, congelata. Se Anne non fosse l’Artificial Neural Network Entity che controlla le funzioni vitali della Nave la arresterei o forse la sparerei nel vuoto. Meglio.
-I Progettisti avrebbero definito i qubit che formano la MIA stramaledetta coscienza?
Ruoto lo sguardo verso il Capitano in cerca di una smentita che non arriva.
-È una manipolazione genetica Tenente. Tutti noi siamo nati provvisti del solo tronco encefalico, le altre aree del cervello, in particolare il sistema limbico, viene teletrasportato dal cervello quantico dei Progettisti, da milioni di anni per loro, da mille anni per noi. Dati in sovrapposizione che collassano in modo selettivo, noi siamo ciò che ne rimane.
- La soluzione al loro bisogno di essere…Eterni?
Il mio corpo diventa molle, come se la rabbia scivolando fuori, lo svuotasse. Dunque i Progettisti hanno controllato i prolungamenti per evitare che questi si autodistruggessero, per mantenersi in vita, generazione dopo generazione. Che umanità colonizzerà il nuovo mondo?
-Il punto è proprio questo, Marko.
Anne sembra avermi letto nel pensiero.
-Vi hanno restituito la libertà. Dovete disimparare ciò che avete sempre saputo e ricominciare da zero. Tutto ciò non è privo di rischi. Abbiamo previsto millenni di guerre.
All’esterno della vetrata la nostra meta si mostra in tutta la sua disarmante bellezza. Un pianeta bianco e blu, a chiazze verdi, qua e là.
- Quis custodiet ipsos custodiet, Anne?
- Io. Bentornato a casa.