Da parte sua, non aveva mai saputo concepire la vita come qualcosa di staccato dalla morte. Su questo era sempre stato estremo: l'esistenza stessa della vita è conseguenza logica della costante presenza della morte. Così l'aveva sempre cercata, sfiorata, avvicinata. Sfidata ogni giorno, tenuta lì al suo fianco, come fosse una compagna, come fosse una presenza familiare. Quando venne il suo momento, però, nulla fu come s'aspettava: i medici gli svelarono con tatto (e non senza un certo imbarazzo) che la sua sarebbe stata una morte lenta, progressiva, inarrestabile ma quieta; forse, in qualche modo, addirittura placida. Niente di tutto questo assomigliava a quello che aveva immaginato. Questi, e solo questi, erano i pensieri che lo agitavano mentre, per l'ennesima volta, ripiegava il suo paracadute. Volutamente malissimo.


Ti è piaciuto questo racconto? Registrati e votalo!
Vota il raccontoTotale dei voti dei lettori (12 voti)
Commenti degli utenti
Ellan ha votato il racconto
Esordiente
Messina Giuseppe ha votato il racconto
Esordiente
Anonimo ha votato il racconto
Esordiente
Sono un paracadutista ed ho scritto anch'io sul suicidio durante un lancio...sorpresa finale. Ci sta. Segnala il commento
Coscienza fantasma ha votato il racconto
Esordiente
Il protagonista è un malato terminale. non si capisce se di vecchiaia o di lenta malattia degenerativa, ma appare evidente che non accetta il suo fato e cerca il suicidio. questo è uno di quei soggetti che corrisponde ai tuoi "10000 slm" dei racconti brevissimi. La trama risulta troppo onirica. ho provato a riscriverlo io ma non mi è piaciuto, in fondo questo è il tuo 10000, hai voluto la bicicletta? adesso pedala! un abbraccio. ps: insisti che in questo periodo soffro di deficit d'attenzione e non riesco a superare le 1000 battute...Segnala il commento
Paola Zaldera ha votato il racconto
Esordiente
Adriana Giotti ha votato il racconto
Scrittore
A mio modestissimo e opinabile avviso, credo che questa volta il racconto necessiti di qualche correzione. Per esempio: "non aveva mai saputo concepire la vita", basterebbe "non concepiva la vita"; "l'esistenza stessa della vita è conseguenza logica della costante presenza della morte", qui pesano la ripetizione di "vita" e la nebulosità di un concetto semplice espresso in modo complesso. La morte non è "conseguenza logica" della vita, ma evento meramente conseguenziale. Dunque semplificare il concetto eviterebbe di appesantire il testo. Segnala il commento