Una stronza si avvicina a uno stronzo “Galleggi con me?”.
Lo stronzo si volta a guardarla, poi tenta di allontanarsi con movimenti pelvici.
“Ma cosa fai… non sei un’anguilla, possiamo solo seguire la corrente”.
Lo stronzo insiste con tutte le sue forze.
“Mah, allora! Perché vuoi scappare?”.
“Sono stronzo, faccio lo stronzo”.
“Ti sembra il caso! Viviamo meno di un moscerino della frutta e tu non mi caghi nemmeno?”.
“Puzzi anche in ammollo, saresti un cesso pure come merda di cane”.
“E allora? Neanche tu sembri uscito dal culo di Naomi Campbell”.
Lo stronzo desiste “Che vita di merda, ero ravioli di magro con ripieno di verdura e ricotta, vitel tonné in salsa capperi e acciughe, tiramisù alle fragole e ora? Ora chi sono?!”.
“Uno stronzo?”.
“Mi hanno scaricato dalla sentina come se nulla fosse…”.
“In effetti, se la vita è un viaggio, non hai vissuto molto”.
“Disse la stronza che ha girato il mondo!”.
“Sono nata in un water rosa con l’asse fucsia, la carta igienica era di un tenue giallino, ho sentito lo sciacquone e in un vortice di emozioni sono scivolata dal terzo piano al piano cantina, ho affrontato una chicane a una velocità pazzesca e ho raggiunto un primo pozzetto dove ho conosciuto altri stronzi come te, gridavano “che figata!”, poi la velocità è diminuita e tutti insieme abbiamo percorso tubazioni colorate, salti di quota, cascatelle di urina, ho vissuto lo stupore negli occhi degli stronzetti più piccoli, ho visto lampi di luce in fondo a ogni tunnel, a ogni svolta qualcosa di nuovo, soffici muffe dal grigio chiaro al verde scuro, filamenti e sostanze indescrivibili, dopo quasi un’ora di viaggio, siamo giunti in un’enorme vasca, qui abbiamo potuto conoscerci meglio, giravano voci che non tutti erano fortunati come noi, gli stronzi dei treni sono aspirati e spiaccicati, spalmati per centinaia di metri, gli stronzi degli aerei vivono il tempo di un sogno, depressione e vaporizzazione…”.
“E poi?”.
“Poi ho sentito imprecare qualcuno che le pompe non funzionavano e allora ho fatto una specie di cascata e mi sono ritrovata fra le onde…”.
“Hai ragione. Forse il viaggio vale più della destinazione ma resti una stronza”.
Tra le onde del mare due stronzi al tramonto vengono in contatto.
Qualcuno li ha visti tentare movimenti pelvici.
Gli stronzi scappano sempre.
Le stronze seguono solo la corrente.