“Dai, culo a terra, su!”.
“Ma perché devo sempre essere io a riempirmi il costume di sabbia?”.
“Dammi una mano Fabio, che culo grosso Gianni pesa una tonnellata”.
“Allora, Bahrain o Silverstone?”.
“MARINA BAY!”.
“OK, facciamo contento Luigi”.
“Ehi, più piano Franco, il mio culo non è un aratro!”.
“Dai che viene proprio bene, ultima chicane e poi dritti all’arrivo!”.
“Ah Ah, sei inguardabile Gianni, costume ascellare e pacco da checca, alzati dai”.
“Ragazzi, che cavolo fa quella!”.
“EHI! Stia attenta così ci distrugge la pista!”.
“Che stronza, non risponde nemmeno”.
“Piero, vai a dargli una sistemata e cominciamo, dai… però è carina, avrà venticinque anni o giù di lì…”.
“Ma se sembra un abat-jour con le tette!”.
“Madonna, Franco! Continui a fissarla, ti sei innamorato?”.
“Fanculo al vento, al primo tiro sono già fuori!”.
“Luigi, tocca a te”.
“WOW che ficata di traiettoria che ho fatto! Grazie vento!”.
“Ehi, guardate ha perso il foulard!”.
“Non ci pensare proprio Franco, adesso cucciati che tocca a te”.
“Franco ha gli ormoni in giostra!”.
“Forse ha bisogno di aiuto…”.
“Non certo del tuo, piscialletto”.
“Diamoci una mossa raga, che viene a piovere”.
“Forse Franco ha ragione, da distante quella tipa sembra un uccellino impaurito”.
“E se andassimo tutti a parlargli?”.
“Ma sei scemo! È capace che si mette a urlare!”.
“Mio fratello dice che ogni lasciata è persa”.
“Tuo fratello si scoperebbe anche una tagliola se avesse le tette”.
“Che belli i suoi capelli biondi sullo sfondo del cielo plumbeo… è bellissima…”.
“Franco lo abbiamo perso, di te Luigi è rimasto qualcosa?”.
“Raga, inizia a piovere, prendiamo le biglie e diamocela a gambe”.