Se riprendesse a crepitare
questo mio cuore scialbo
potrei distogliere lo sguardo
dallo specchio
che riflette una bellezza insopportabile
quasi insolente
e vedrei negli occhi
uno slancio nuovo
nel candore di un fremito atteso
l'indugiare del bosco
in attesa di tempesta.
Sono passi lenti
di una schiena curva
quei respiri sfilacciati
che abbracciano l'aria
come viandante sospeso
tra l'incertezza dei giorni
e l'idea di stupore
che accende meraviglie.
Scrivo il mio nome
per ricordarmi di esistere.