-Ciao, come è andata la lezione di oggi?
Mia madre interrompe un’accesa discussione con l’ologramma di mio padre che fluttua sopra il tavolo della cucina.
-Ciao mamma, oggi il Professor Hacking ci ha propinato un pippone di astronomia distopica. I suoi recenti studi hanno messo in dubbio il futuro del nostro Sistema Stellare.
-Bene, bene.
Annuisce distratta e torna a discutere con il fantasma al centro del tavolo.
-Come bene!? Mi hai ascoltato? Le sue teorie prevedono una catastrofe!
-Certo, certo. Scusami finisco questa faccenda con tuo padre e mi spieghi meglio.
L’ologramma dal canto suo fa spallucce e alza i palmi delle mani al cielo come stesse pregando il padrenostro.
Succube, penso. Me ne vado col broncio in camera mia e scaravento lo zaino sul letto, non mi va di subire le loro stupide liti, farebbero meglio a divorziare, mio padre lavora su Marte da anni e se ne frega di noi...ma cambierà tutto se il Professor Hacking ha ragione. Mi scappa un ghigno quasi sadico. Reputo la loro generazione un branco di ipocriti chiacchieroni privi di aspirazioni, con l'unico scopo di tirare avanti. Chissà se sognavano, da giovani.
A cena riprendiamo l’argomento.
-Dunque? Cosa dicevi degli studi del Professor Hacking? Mi è sempre sembrato un po’ strambo quel tipo.
Mi passa l’insalata.
-Afferma che il nostro Sistema Stellare cambierà totalmente assetto.
-In che senso?
Ingoia il boccone di bistecca che sta masticando da due minuti buoni.
-Dice che Giove esaurirà il combustibile e si raffredderà fino a spegnersi.
L’hai voluto sapere tu, ora sentiamo che mi dici. Penso.
-Non dire sciocchezze tesoro.
Sorseggia un goccio d’acqua dal bicchiere di cristallo.
-Nessuno gli crede, ma ho buone ragioni per affermare che il Professore abbia ragione.
-Ahhh si? E come fai a saperlo?
Sgrana gli occhi bovini.
-Ieri l’ho visto col telescopio.
-Cosa avresti visto precisamente?
Interrompe il ruminare.
-Ho avvistato macchie scure su Giove.
-Non ci sono sempre state?
Riprende a mangiare.
-No mamma, sono anni che lo osservo.
-Beh, in ogni caso cosa vuoi che succeda? Abbiamo il Sole!
Posa la forchetta e sorride beata.
-Non basta mamma.
-Ma che dici? Basta e avanza!
Chiude bruscamente la conversazione e mi ordina di sparecchiare.
Sparecchio e me ne vado a letto.
E’ l’alba ma è ancora buio, strano, a quest'ora dovrebbero essere sorte entrambe le stelle.
Apro le persiane e guardo fuori. Il prato è una lastra di ghiaccio, brandelli di foglie sporche penzolano dai rami come bende di mummie e per la strada statue di carne ed ossa indugiano in faccende quotidiane abbandonate. C è chi porta i bambini a scuola, chi fa sport sul prato, ci sono due con il sorriso muto incastrato nella faccia, il braccio alzato e la mano aperta in un perenne saluto. La statua in fondo al vialetto la conosco: è mia madre china a raccogliere il giornale. Finalmente tutto ha senso, manichini che tornano a fare i manichini, stavolta sul serio. Come posso essere così cinico? Lo ammetto: questo mondo senza chiacchiericcio e inutili faccende da sbrigare mi pare più assennato.
-Pronto? Figliolo ci sei?
L’ologramma di mio padre mi chiama da sopra il tavolo della cucina.
Mi precipito giù dalle scale.
-E’ successo. Giove...si è spento! Aveva ragione il Professor Hacking.
-Si figliolo, siamo in un Sistema ad una sola stella, adesso. Giove è diventato un pianeta, lì da voi su Urano, qui su Marte e su tutti gli altri mondi la vita si è estinta. Stanno arrivando i soccorsi per trasferire i sopravvissuti sul Terzo pianeta, preparati all’imbarco, ci vediamo là. Ricominceremo, non preoccuparti figliolo. Trattengo uno sbotto di rabbia - Si papà, sarà di nuovo tutto come prima.