Guido alza gli occhi dal piatto e si sofferma a guardare la ragazza che gli sta seduta di fronte: Silvia, la sua irraggiungibile collega del reparto spedizioni sta pranzando con lui. Non ci avrebbe scommesso un centesimo, specialmente pensando a come era partita la giornata, e invece...
Quella mattina era uscito dall’ascensore desiderando essere invisibile, o almeno sperando di non incontrare nessuno, ma lei era lì, sul pianerottolo, e lo stava anche osservando con un’espressione interrogativa sul viso. Silvia, proprio lei. Le guance gli si erano fatte di fuoco mentre, cercando di sgattaiolare, le disse:
- Sì, sì, lo so... c’è una macchia grossa così... e proprio oggi che sono convocato in direzione!
- Ma come hai fatto? Che ti è successo?
- È successo che una dannata signora che andava molto di fretta mi ha versato il caffè sulla camicia... e se n’è andata, tranquilla, dicendomi un semplice "scusi, giovanotto!". Spero che si infogni nel traffico e ci esca a notte inoltrata...!
Mentre parlava, Guido continuava a infervorarsi, e il rossore gli era arrivato ormai alla punta delle orecchie. Silvia continuava a guardarlo e nonostante gli sforzi, non riusciva a reprimere il sorriso che le sorgeva spontaneo sulle labbra.
- Che fai? Mi vuoi prendere in giro? Avanti, accomodati pure, ma tieni presente che dovrai fare la fila. Dal bar a qui mi hanno già visto almeno una decina di colleghi...
E si diresse verso il suo ufficio ondeggiando la borsa come fosse stata un’arma.
- No, no, aspetta... Vediamo se si può rimediare in qualche modo... Sì, dai. Ho un’idea: vieni con me.
Lo aveva raggiunto e preso per un braccio, guidandolo verso il proprio reparto.
- Marisa tiene sempre una camicia bianca nel suo armadietto... Sì, è da donna, ma vedrai che sotto la giacca e con la cravatta annodata nessuno noterà niente...
Guido l’aveva seguita, incredulo, e, senza commenti o proteste, aveva fatto come diceva lei. Non si sarebbe mai aspettato di suscitare la sua comprensione. Ma non solo: dopo il cambio della camicia le aveva detto:
- Come avrei fatto senza di te? Non so proprio come ringraziarti...
- Oh, non è difficile - gli aveva risposto - un pranzo dal Romano potrebbe essere sufficiente. Ok per l’una all’uscita?
- O... Ok.
Ed eccoli, uno di fronte all’altra, e Guido che ancora teme di svegliarsi...
Anche Silvia, sentendo quello sguardo fisso su di lei, alza la testa:
- Be’, allora?... che c’è?
- No, niente, stavo solo pensando...
- Che cosa?
- Che se domattina rivedo quella signora, le do un bacio in fronte!