Uno spettro si aggira per Typee - lo spettro della poesia! Al suo passaggio le bocche si spalancano di stupore e meraviglia, e la sua musica, come quella del pifferaio di Hamelin, seduce attira e allontana topi e bambini dalla città – che nel nostro caso è la città dei racconti.
PREMESSA.
Mettiamo subito le cose in chiaro: non è mia intenzione scrivere in merito alla qualità della poesia che viene pubblicata su Typee, primo perché non posso (non ho le competenze per farlo), secondo perché non voglio (ritengo che, al di là degli aspetti formali, il componimento poetico impatti in modo diverso su lettori diversi; dalla stessa poesia qualcuno sarà trafitto, qualcuno appena lambito, qualcun altro nemmeno sfiorato).
Fatta questa precisazione, posso entrare nel tema della questione: la quantità di poesia pubblicata sulla piattaforma.
Sono un utente di Typee da fine maggio del 2017, e ricordo che una delle prime cose che mi colpì fu l’ingente numero di racconti che venivano pubblicati (alcuni davvero notevoli!) e di contro la piccola mole di poesie presenti, e la cosa non mi dispiacque affatto. E non perché allergico alla poesia, anzi, ma dopo anni passati nel giro dei Poetry Slam (il primo nel lontano 2008) ero stufo dei sedicenti poeti (apro una parentesi per una piccola curiosità: lo sapete che ai poeti gli puzza il fiato! e se volete capire se siete un vero poeta potete verificarlo piazzando la mano a conchetta davanti alla bocca – e se il test risultasse negativo, non scoraggiatevi, sarà sufficiente non lavarvi i denti per lasciar decomporre gli avanzi dei vostro pasti letterari e in capo a qualche mese distanzierete tutti con la vostra bravura). Ma soprattutto, ero nauseato nel vedere che la scena poetica stava diventando sempre più un cabaret dove si cercava di stupire mediante la battuta piuttosto che l’emozione. Insomma, ero in piena overdose da poesia contemporanea – quella peggiore, quella spacciata in piazzetta! - e se a questo aggiungiamo che il popolo del Bel Paese è un popolo di poeti e navigatori che approdano in gran quantità sui tanti siti di scrittura che ci sono nel web, be’ potete immaginare come mi sentissi sollevato a trovarmi nella remota valle di Typee, dove i racconti la fanno da padrone.
Ma siamo sicuri che i racconti la fanno ancora da padrone? Me lo chiedo perché da qualche tempo a questa parte ho percepito un’inversione di tendenza e, preoccupato per la cosa, ho voluto verificare questa mia sensazione. Ma come farlo se non armarmi di santa pazienza e raccogliere ed elaborare i dati a disposizione sulla piattaforma (dopo vent’anni di lavoro con i computer e quindici da sindacalista di base, quella di usare dati per capire certe dinamiche è ormai una forma mentis)?
Prima di snocciolarli, però, mi sembra giusto condividere il mio metodo di ricerca - in sintetico dettaglio - proprio come se fosse un esperimento scientifico, per permettere a chiunque di replicarlo, e verificarne empiricamente procedura e risultati.
METOLOGIA.
1°) Ho aperto su due differenti schede del browser le pagine Poesie e Racconti;
2°) Ho visualizzato i testi di ogni pagina ordinandoli dal più recente (utilizzando il menu a tendina Ordina per), così da non perderne nessuno (avete fatto caso che talvolta certi testi non compaiono nella cosiddetta visualizzazione predefinita, quella che si carica in automatico richiamando la pagina Poesie o Racconti? Così facendo non ne perderete nessuno, compariranno tutti in rigoroso ordine di pubblicazione dal più recente al più vecchio, compresi quelli che, chissà per quale motivo, non hanno un’immediata visibilità cronologica dopo che sono stati pubblicati);
3°) Ho conteggiato le pubblicazioni giornaliere di Poesie e Racconti, partendo dalla fine di Ottobre 2019 e andando a ritroso fino al Primo Maggio (arieccola la forma mentis da sindacalista!) 2018, così da prendere in esame un numero abbastanza significativo come 17 mesi di pubblicazioni su Typee;
4°) I dati raccolti sono stati archiviati in base a giorno e mese di pubblicazione: per ogni mese ho conteggiato il totale delle pubblicazioni di Poesia e Racconti e calcolato infine anche la media matematica.
Note:
a) Per non inficiare i risultati della ricerca, i racconti partecipanti ai due diversi concorsi indetti da Belleville-Typee, ovvero Mezzograd° e Il Titolo e altri racconti, non sono stati conteggiati;
b) Il totale delle pubblicazioni mensili non tiene conto di quelle che sono state cancellate a vario titolo:
I - per pubblicazione di nuove versioni (ma in questo caso la versione aggiornata pareggia il conto, anche se non sullo stesso mese… ma qui mi fermo un attimo per chiedere a chi lo ha fatto: non sarebbe stato meglio lasciare anche la versione precedente, per facilitare il confronto e perché sia reale il ritorno al vostro lavoro? Oppure pensate in grande e ritenete reale che chi vi legga conosca i vostri testi a memoria?);
II - perché eliminate dall’autore subito dopo la pubblicazione (eh sì, qualcuno è affetto da pubblicatio precox, anche più volte in un solo giorno).
Per perseguire la verificabilità dei dati ho preferito non tenere conto di queste pubblicazioni es-temporanee, pertanto il conteggio è stato sempre eseguito a giornata chiusa, ovvero un paio di giorni successivi a quello di pubblicazione.
RISULTATI.
Maggio 2018: 86 poesie (2,8 media gg); 197 racconti (6,4 media gg).
Giugno 2018: 35 poesie (1,2 media gg); 148 racconti (4,9 media gg).
Luglio 2018: 37 poesie (1,2 media gg); 82 racconti (2,6 media gg).
Agosto 2018: 145 poesie (4,7 media gg); 162 racconti (5,2 media gg).
Settembre 2018: 135 poesie (4,5 media gg); 196 racconti (6,5 media gg).
Ottobre 2018: 91 poesie (2,9 media gg); 142 racconti (4,6 media gg).
Novembre 2018: 59 poesie (2 media gg); 101 racconti (3,4 media gg).
Dicembre 2018: 30 poesie (1 media gg); 46 racconti (1,5 media gg).
Gennaio 2019: 52 poesie (1,7 media gg); 94 racconti (3 media gg).
Febbraio 2019: 50 poesie (1,8 media gg); 77 racconti (2,7 media gg).
Marzo 2019: 73 poesie (2,4 media gg); 80 racconti (2,6 media gg).
Aprile 2019: 103 poesie (3,4 media gg); 91 racconti (3 media gg).
Maggio 2019: 98 poesie (3,2 media gg); 113 racconti (3,6 media gg).
Giugno 2019: 115 poesie (3,8 media gg); 108 racconti (3,6 media gg).
Luglio 2019: 112 poesie (2,6 media gg); 106 racconti (3,4 media gg).
Agosto 2019: 176 poesie (5,7 media gg); 162 racconti (5,2 media gg).
Settembre 2019: 275 poesie (9,2 media gg); 179 racconti (5,9 media gg).
Ottobre 2019: 289 poesie (9,3 media gg); 204 racconti (6,6 media gg).
CONCLUSIONI.
Quella che fino a pochi giorni prima era relegata a mia sensazione ora trova un riscontro oggettivo e concreto nei numeri. A maggio 2018 (mese iniziale del periodo preso in considerazione) la media delle poesie pubblicate è stata di 2,8 a giorno, quella dei racconti 6,4; nei mesi successivi il numero delle pubblicazioni (per entrambe le categorie) è stato ondivago, alle impennate di certi mesi, sono seguite anche inspiegabili cadute, ma su tutto spiccava una costante: le pubblicazioni poetiche risultavano sempre in numero minore rispetto alla narrativa. Poi, da un certo momento, qualcosa è cambiato, e il numero delle poesie è cresciuto, in certi mesi (con l’arrivo della primavera, come non comprenderlo) si è equiparato a quello dei racconti, finché, a partire da giugno 2019, è sempre stato superiore al numero dei testi di narrativa (e di gran lunga negli ultimi due mesi, arrivando a settembre alla considerevole cifra di 275 e incrementando ancora a Ottobre toccando quota 289).
E con questo? Che ci importa che la poesia ha superato la narrativa? Be’, qualcosa vorrà dire e significare, o tutto accade per caso? Soprattutto in una nazione dove già si legge poco e poesia se ne vende pochissimo ma che per contro è fatta proprio da poeti e navigatori. Mi chiedo: che la progressione numerica nei dati non sia casuale ma sia il sintomo di una trasformazione della “comunità” Typee?
Riguardo questo ho una nuova sensazione, che la comunità di Typee sia stata infettata dal virus della poesia – e vedere utenti, che mai avevano scritto una poesia, cimentarsi negli ultimi mesi, e più volte, anche con questa non fa che dare credito alla mia ipotesi! La comunità è infetta! E non solo la comunità, forse anche la Redazione di Typee, considerato che gli ultimi testi scelti sono stati quattro poesie una di fila all’altra.
Non ci credo! Come è possibile? Cosa è stato? Chi è stato? Come mai? Sono domande che si sono insinuate nella mia testa, e lì hanno scavato per cercare una risposta.
La prima che mi è saltata in mente è che scrivere e pubblicare poesia permette all’utente di avere una visibilità “quotidiana”; con maggior difficoltà si riuscirebbe a pubblicare un racconto al giorno – e vi rammento che in questa affermazione non sto considerando la qualità del testo (o devo pensare che tra voi ci siano persone che possano ritenersi capaci di creare ogni giorno un testo degno di essere definito Poesia. Se c’è, si faccia vivo perché tutta la comunità possa adorarlo! E qui mi scappa una divagazione come mi scapperebbe una scoreggia, per evidenziare come all’impennata della poesia sia incrementata la tematica Dio/EssereSuperiore/GrandeAnimaUniversale/LuceEterna nei temi dei componimenti poetici - che non mi piace per niente, ma questo è forse sintomo e conseguenza dell’infezione poetica, o che non sono ancora così rincoglionito – ma basta mi fermo qui per non farmi troppi nemici).
Concludendo, la mia ipotesi è che pubblicare poesia riesce a dare all’autore maggiore visibilità; primo perché la definizione di poesia oggi è meno restrittiva di secoli fa e per questo in teoria potrei postare come testo poetico anche la lista della spesa, se ha una bella chiusa (potrei farla passare per racconto senza essere deriso?), secondo perché la poesia è più breve e la sua lettura costa meno tempo e attenzione di quella per la lettura di un racconto, e se magari ci metto amore o sofferenza un voto ci scappa sempre.
Non so se chi gestisce Typee abbia fatto caso all’impennata delle pubblicazioni poetiche e alla sua crescita smisurata, ma in caso contrario i miei dati sono a disposizione se volessero avviare una riflessione: la piattaforma sta andando dove pensavamo e volevamo? Oppure sta diventando, come tanti altri siti, un contenitore di “quotidiana” poesia, che si avvita su se stesso, con la stessa dozzina di utenti che si masturbano vicendevolmente votandosi a ogni “merda d’artista” postata? Ce ne sono già migliaia di siti così, dove è possibile vomitare la propria italica poesiola (nel senso di provinciale,una poesia allo specchio per nulla universale, magari con una metrica ineccepibile e piena di dettagliati intarsi di figure retoriche ad abbellire il vuoto – e non è certo questa la poesia che mi piace e mi colpisce). Se invece Typee ha adottato l’obiettivo di dare visibilità alla poesia, tanto di cappello, ci sta riuscendo! E qualcuno potrebbe anche dire “Grazie Typee, hai dato visibilità alla poesia, l’hai riportata a nuova vita!” ma non io. Io ero venuto qui per disintossicarmi dalla poesia e invece...
Ma potrei sbagliarmi, non c’è nessuna infezione, è solo un caso, tutto tornerà come prima, e il narcisismo poetico che ha invaso gli scrittori passerà, perché in fondo si è poeti “solo nel momento in cui si danno gli ultimi tocchi a una poesia nuova. Un attimo prima si era ancora e soltanto un poeta in partenza; un attimo dopo si è uno che ha smesso di fare poesia, forse per sempre” (Wystan H. Auden).