Utero in affitto
Ho messo un annuncio sul giornale.
Sì!
Utero in affitto
e non l’ho fatto per soldi o per il desiderio di maternità, no. Niente di tutto questo. È per una questione di spazio. Ho bisogno di riempire un vuoto fisico, reale.
Per questo ho messo un annuncio sul giornale:
Utero in affitto
Com’era quello slogan? Lo gridavano le femministe che riempivano le piazze, che protestavano, donne protestanti. “Lutero è mio e lo gestisco io.” Lutero, protestanti…
Era una battuta!
Per sdrammatizzare!
In fondo sto offrendo il mio utero, in affitto, cioè, non è una cosa da poco!
È una cosa delicata!
Utero in affitto
sul giornale.
È la prima volta che metto un annuncio sul giornale.
Non è facile.
Bisogna trovare le parole giuste, attirare l’attenzione, ma non di tutti. Solo quelli davvero interessati.
Così mi sono letta un po’ di annunci.
Vendesi, cercasi, affittasi, offresi
per intenditori, per non residenti
astenersi perditempo
Ecco,
la formula magica:
astenersi perditempo
A quanto pare il tempo è fondamentale:
non ho tempo da perdere il tempo è denaro chi ha tempo non aspetti tempo tempus fugit.
Tempo!
Astenersi perditempo
Mi piace! Fa professionale.
E così, ecco l’annuncio sul giornale
Utero in affitto
Astenersi perditempo
È così che ho scritto, in grassetto, che in grassetto costa di più, certo, serve più inchiostro. Però è più visibile, attira l’attenzione.
Astenersi perditempo
In realtà di tempo ne ho da regalare, ma astenersi perditempo fa figo, e poi fa selezione naturale!
Una garanzia.
Chi lo legge pensa:
Ehi, questa fa sul serio!
Niente perditempo!
Cavoli!
Ah, beh, allora non chiamo!
Poi mi son chiesta:
ma sarà sufficiente? In fondo si tratta di un utero, non di un appartamento, o di un auto, una moto, o di un’offerta di massaggi. Eccheccazzo!
Certo, se escludo i perditempo è già una bella selezione, ma
gli extracomunitari, per esempio? Sì, gli stranieri. Quelli che una volta si vedevano solo nei documentari, in televisione.
Poverini!
Poverini un cazzo!
Sono ovunque, tantissimi, un’invasione.
Poverini!
Poverini noi!
Quelli si ficcano dappertutto. So di un monolocale in centro dove vivono in dieci. Un monolocale. Non che sia razzista, ma insomma, è una questione di sopravvivenza, e poi l’utero è mio e lo affitto a chi mi pare.
Quindi li ho aggiunti:
Utero in affitto
Astenersi perditempo e astenersi extracomunitari
Meglio!
E le lesbiche e i gay?
Certo, lesbiche e gay non sono tanti quanto gli extracomunitari, però sono in continuo aumento. Sono di moda.
Com’è che si dice? Coming out!
Ecco!
Tutti a dire “Sono omosessuale!” quasi fosse un trofeo, un merito. Eccheccavolo! E un bel “chissenefrega”? Saranno pur cazzi vostri.
Utero in affitto
Astenersi perditempo, astenersi extracomunitari e astenersi omosessuali
Oltre a tutto eliminando i gay eliminavo anche una bella fetta di clero, e questo non è certo male. Sì, certo, il clero non dovrebbe essere interessato a un utero in affitto, ma non si sa mai, e poi, a proposito di religione, perché non eliminare tutti quelli che credono? Sì, ogni coglione che ha fede. Mussulmani, cristiani, pastafariani…
Astenersi perditempo, extracomunitari, omosessuali e astenersi credenti.
Poi ho pensato:
e se mettessi anche i Rom?
Perché non…
non si sa mai, che poi arrivano le ruspe e io finisco nei guai.
Utero in affitto
Astenersi perditempo, extracomunitari, omosessuali, astenersi credenti e astenersi anche i Rom
E i vegani?
Oddio, i vegani!
I vegani no, proprio no!
Non li sopporto.
Così li ho messi per primi, prima anche degli extracomunitari.
Utero in affitto
Astenersi vegani…
Dopo un mese non si era ancora presentato nessuno. Forse troppa selezione. Allora l’ho riscritto, eliminando man mano le restrizioni.
Alla fine è rimasto solo:
Utero in affitto
Astenersi perditempo
e ha funzionato!
Da circa quattro mesi nel mio utero vive una coppia di albanesi, uno è di colore, antenati in Africa. Sono entrambi gay. Quello di colore è un prete protestante. Ha riso quando gli ho detto la battuta delle donne protestanti “Lutero è mio…”
Il suo compagno discende da una famiglia Rom. È grasso, malgrado sia vegano. La sua numerosa parentela lo ha raggiunto dopo un paio di settimane. Hanno parcheggiato Camper e Roulotte nella zona dei reni. Volevano occupare anche stomaco e intestino, ma ho detto di no:
Mi spiace, li ho già dati in affitto.
È passato un anno.
Il mio corpo ora è un condominio.
Nell’utero la coppia di albanesi, capi scala.
Nei reni i Rom. Vanno, vengono, nessun calcolo, non danno fastidio.
L’intestino pigro è di una famiglia messicana
quello crasso di un lottatore di Sumo
poi c’è la ballerina russa nel tenue
e una coppia ceca nel cieco.
Il pancreas l’ho lasciato a degli afghani
L’appendice ai palestinesi, finché non la tolgono.
Nei polmoni c’è una tribù amazzonica
nel cuore una del Congo.
Il cuore è nero.
Il fegato è andato. Bivaccano dei balordi, ma va bene così.
Nello stomaco si tengono le riunioni condominiali.
Il cervello lo voleva un giapponese. L’ho tenuto per me.
È rimasto il buco del culo.
L’ho dato a un clandestino dal nord America
la faccia uguale a quella di Trump!