È fulcro il capolino dell’areola
e tu riluci d’onice e metallo.
La voliera è casa vuota
nel tuo incedere incessante
di meccanica perfetta.
Muovi piano e un poco a scatti
protoerotica alla vista
sempre in chiara linea retta.
Ho perso nel tuo viso tutto il senno
qui t’imploro: restringimi, riavvita.